Elettroterapia
Trattamento che utilizza l’energia elettrica o si basa sulla registrazione dell’attività elettrica muscolare.
Tipi di elettroterapia
L’elettroterapia comprende varie tecniche, alcune delle quali sfruttano direttamente l’energia elettrica, altre le vibrazioni, le radiazioni luminose, le onde corte elettromagnetiche e la bioreazione muscolare.
IonizzazioneHa un’azione locale volta a trattare cefalee, nevralgie, dolori tendinei o articolari e contratture; permette inoltre la rieducazione di alcune forme di paralisi.
Si pratica applicando sulla cute una corrente continua di debole intensità per mezzo di elettrodi ricoperti da spugne imbevute di una soluzione minerale o antinfiammatoria.
Metodo eccitoneuromotorioLa sua azione si esplica sulle fibre nervose o muscolari; ha le stesse indicazioni della ionizzazione. Utilizza la corrente discontinua, di intensità e frequenza variabili.
Vibrazioni meccaniche Indicate per trattare i dolori articolari di vertebre e legamenti e per ridurre le cicatrici, vengono emesse da un generatore ad alta (ultrasuoni) o a bassa frequenza (infrasuoni), collegato a un cristallo piezoelettrico. Vengono applicate utilizzando una sonda a contatto con la pelle, bagnata con acqua o cosparsa di pomata analgesica. Gli elettrodi esercitano un rapido micromassaggio e un effetto termico.
Radiazioni luminose Comprendono gli infrarossi e gli ultravioletti B, utilizzati in preparazione di alcuni massaggi (trattamento dell’artrosi) e, grazie alla loro azione analgesica, nella fase eruttiva dell’herpes zoster. Vengono applicati su tutto il corpo o su una regione localizzata per mezzo di tubi emettitori. È obbligatorio indossare occhiali protettivi.
Onde corte elettromagnetiche Oltre a svolgere un’azione antinfiammatoria, stimolano la circolazione e attivano il processo di cicatrizzazione e rigenerazione nervosa. Il campo elettromagnetico viene applicato mediante un emettitore posto in corrispondenza della regione da trattare. Le onde corte agiscono sulle membrane cellulari, favorendo gli scambi metabolici. Questo metodo è controindicato in presenza di una protesi metallica, suscettibile di spostarsi per effetto del campo magnetico (calamita).
Bioreazione muscolare (biofeedback) È indicata nel trattamento delle contratture vertebrali e delle cefalee di origine psichica (stress), oltre che nella rieducazione motoria. L’attività muscolare della zona colpita da contrattura o paralisi viene registrata continuativamente grazie a un elettrodo di superficie. Questo metodo permette al paziente di modulare l’intensità sonora e visiva delle proprie contrazioni muscolari osservandole su uno schermo.
Svolgimento ed effetti secondari
L’elettroterapia, di pertinenza del neurologo o del rieducatore funzionale, si pratica in ospedale, in una struttura di rieducazione o in un centro per combattere il dolore. Si svolge in una serie di sedute (da 5 a 15) che possono durare ciascuna da 10 a 30 minuti. Ogni serie può essere ripetuta tre volte. Seppure raramente, l’elettroterapia può causare ustioni, soprattutto con i metodi che utilizzano direttamente la corrente elettrica (ionizzazione, correnti eccitoneuromotorie) e le radiazioni luminose.
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