Eclampsia
Grave affezione che insorge generalmente alla fine della gravidanza, caratterizzata da convulsioni associate a ipertensione arteriosa. La sua causa non è del tutto chiara.
Sintomi e segni
La malattia esordisce per lo più nel corso del terzo mese di gravidanza nelle primipare, ed è spesso preceduta da un aumento di peso eccessivo; si manifesta con ipertensione arteriosa, anomala presenza di proteine nelle urine ed edemi. Questi sintomi vanno via via accentuandosi e si associano a mal di testa, vertigini, ronzii auricolari, lampi visivi e un dolore di tipo gravativo all’altezza dello stomaco, segni che configurano il quadro della preeclampsia. Se quest’ultima non viene trattata, le subentra la vera e propria eclampsia, simile a una crisi di epilessia, che si manifesta con perdita di coscienza e rigidità degli arti seguite da convulsioni. Talvolta la crisi si scatena durante il parto o immediatamente dopo. In assenza di trattamento, l’eclampsia può mettere a repentaglio la vita della madre e, in circa il 50% dei casi, anche del feto.
Trattamento
Il trattamento d’urgenza, in un ospedale specializzato, comprende anticonvulsivanti (per esempio diazepam), l’induzione del parto o il parto cesareo. Nella maggior parte dei casi la paziente guarisce senza conseguenze e non si verificano recidive durante le gravidanze successive; nel 5-10% delle madri, tuttavia, si riscontrano complicanze a lungo termine (cerebrali, renali o cardiache).
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