DEMENZA -Come si valutano le capacità cognitive
Il test che è stato maggiormente utilizzato dagli studiosi della demenza è il cosiddetto MMSE (Mini Mental State test Examination, esame semplificato di valutazione dello stato mentale).
Introdotto da Folstein nel 1975, questo esame consente di analizzare le varie funzioni mentali: orientamento temporo-spaziale, memoria a breve e lungo termine, linguaggio, coordinamento normale dei movimenti necessari per ottenere un certo risultato (la cosiddetta prassia), relazioni viso-spaziali, calcolo e capacità di giudizio.
Il MMSE è considerato un test piuttosto affidabile per individuare correttamente i soggetti con demenza e distinguerli dai “normali”. Di seguito vengono riportate le varie parti del MMSE, principalmente allo scopo di far comprendere la difficoltà della valutazione dello stato cognitivo di un soggetto, che comprende diversi aspetti delle capacità cognitive. Naturalmente il consiglio è di rivolgersi al medico curante o a un esperto della materia nel momento in cui ci si accorga che qualche comando non viene eseguito correttamente e che quindi c’è la necessità di “capirne di più”, ma con un approccio strutturato e scientificamente corretto. La diagnosi di demenza non si fa soltanto sommando una serie di punteggi!
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