Cruralgia
In senso stretto, dolore alla coscia. In pratica, il termine è riservato alle nevralgie (dolori vivi lungo il decorso di un nervo) e alle radicolalgie (dolori legati alla sofferenza della radice posteriore di un nervo rachideo) crurali, che sono all’origine di dolori localizzati nella faccia anteriore della coscia.
A seconda della radice nervosa colpita, il dolore si propaga dalla coscia al ginocchio o alla tibia. Il dolore, che all’esordio della malattia può impedire al paziente di dormire, si attenua nel giro di 3-6 settimane nelle cruralgie dette banali, causate in genere da un conflitto discoradicolare (ernia del disco) o da un’artrosi posteriore con sviluppo di una cisti. È più raro che una cruralgia sia dovuta a un’infezione del disco (spondilodiscite) o a un danno osseo (metastasi, mieloma). Può inoltre essere il segno di una compressione nervosa provocata da una lesione qualsiasi, benigna, maligna o infettiva, sviluppatasi sul tragitto del nervo.
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