Comunicazione interventricolare
Mancata chiusura del setto cardiaco che in condizioni normali separa il ventricolo destro da quello sinistro. La comunicazione interventricolare è la cardiopatia congenita più frequente (8 casi su 1000 nascite). Per via delle differenze di pressione tra i due ventricoli, il sangue rosso (ossigenato) passa, attraverso questo orifizio (il cui diametro va da pochi millimetri a 1-2 cm), dal ventricolo sinistro a quello destro, e di qui raggiunge l’arteria polmonare.
Sintomi e diagnosi
La comunicazione interventricolare è in genere asintomatica. L’adulto può accusare affanno. All’auscultazione si percepisce un soffio sistolico (durante la contrazione del cuore) che ne permette la diagnosi.
Quest’ultima è confermata dall’ecocardiografia e dal Doppler cardiaco (che mette in luce il passaggio anomalo del sangue tra i due ventricoli).
Trattamento e prognosi
Se l’orifizio è di piccole dimensioni, tende a chiudersi spontaneamente; in tal caso sussiste il rischio di infezione microbica dell’apertura (malattia di Osler).
Se invece l’orifizio è ampio, la comunicazione interventricolare provoca spesso una spiccata ipertensione nell’arteria polmonare, evenienza che impone la chiusura chirurgica prima dei 2 anni.
Questa tecnica, di cui ormai si è raggiunta una buona padronanza, dà risultati eccellenti e permette al soggetto di condurre una vita del tutto normale.
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