Comunicazione interatriale
Mancata chiusura del setto cardiaco che in condizioni normali separa l’atrio destro da quello sinistro. La comunicazione interatriale è l’anomalia cardiaca più frequente dopo la comunicazione interventricolare. L’orifizio, talvolta di dimensioni significative, lascia passare il sangue ossigenato dall’atrio sinistro a quello destro, a causa della pressione più alta presente nel cuore sinistro, che dà luogo a uno shunt sinistro-destro.
Diagnosi ed evoluzione
La malformazione è asintomatica nel bambino, mentre provoca dispnea nell’adulto. Tuttavia, inducono in sospetto la percezione di un soffio cardiaco all’auscultazione, e i risultati degli esami radiologici ed elettrocardiografici.
L’ecografia e il Doppler cardiaci permettono di identificarla con sicurezza.
Talvolta ben tollerata in assenza di trattamento, la comunicazione interatriale è compatibile con la sopravvivenza sino ai 60-70 anni; tuttavia, talvolta intervengono complicanze verso i 40 anni di età, con disturbi del ritmo e scompensi cardiaci.
Trattamento e prognosi
La chiusura dell’orifizio durante l’infanzia evita l’insorgenza di complicanze in età adulta. I risultati di questo intervento insieme chirurgico e medico (inserimento, per via endovascolare, di una sorta di “bottone automatico”, a chiusura dell’orifizio) in genere sono eccellenti.
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