COLPO DI FRUSTA -Sintomi e segni
Al momento del trauma il soggetto può lamentare immediatamente dolore cervicale, sia posteriormente sia lateralmente, con possibile irradiazione verso le spalle, o lungo la colonna dorsale e lombare, e difficoltà anche importante al movimento articolare. Molto frequentemente, contrattura muscolare e dolore possono insorgere in maniera più graduale e manifestarsi nelle ore successive o il giorno dopo, come pure associarsi alle volte a sensazione di nausea e vertigini, e a dolore che si estende agli arti superiori con formicolio più o meno esteso.
La grande maggioranza di questi traumi si risolve spontaneamente in poche ore, o addirittura in pochi minuti, talvolta con una modesta residua dolenzia che scompare dopo qualche giorno, anche senza assumere farmaci.
In alcuni casi, meno frequenti, il trauma può però causare lesioni anche serie, costituite per esempio dalla presenza di fratture, ma non solo; in particolare e, in modo più subdolo, può interessare i legamenti di maggiore importanza strutturale (per esempio, il legamento vertebrale posteriore comune). Tale danno è in grado di causare una situazione di instabilità meccanica e la conseguente possibilità, nei casi più gravi, di uno spostamento di una vertebra rispetto all’altra, con variabili, ma anche gravissime lesioni, a carico del retrostante midollo spinale, che può subire danno da compressione o da sezione (tipo ghigliottinamento). Per questo motivo, un dolore acuto con persistente incapacità a muovere liberamente il collo (condizione di maggiore o minore impotenza funzionale) deve prudentemente orientare verso una consultazione medica, meglio in un pronto soccorso, dove è possibile effettuare controlli più approfonditi.
Occorre considerare che questo tipo di traumi, quando sono conseguenti a distorsioni del collo particolarmente violente, anche se nell’immediato non appaiono complicati, possono lasciare nel tempo lesioni e disturbi variabili. Si può infatti verificare un’alterazione della struttura dei dischi intervertebrali, come semplici “sporgenze” verso il canale midollare (in termine medico protrusioni discali) oppure vere e proprie ernie discali che comportano dolori irradiati lungo gli arti superiori (le cosiddette brachialgie), formicolii persistenti, dolori nucali e persistenza di contratture ai muscoli della nuca e delle parti laterali del collo, sia di mattina sia di sera.
Tali sintomi possono perdurare nel tempo, richiedendo trattamenti specifici e prudente astensione da attività che sovraccarichino la colonna cervicale. Ciò dimostra la natura non sempre benigna del trauma e la necessità di non sottovalutarne aspetti apparentemente modesti.
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