Clampaggio
Otturazione temporanea di un vaso o del tubo digerente con l’ausilio di una pinza chirurgica, munita di lunghi morsetti e di tacche di arresto che regolano l’intensità della compressione e impediscono l’apertura spontanea dello strumento. La dentellatura dei morsetti è appositamente studiata per non danneggiare i tessuti.
Indicazioni
Il clampaggio dei vasi ha lo scopo di arrestare o evitare le emorragie, permettendo così l’emostasi, la riparazione tramite sutura, la sostituzione di un segmento arterioso o venoso mediante trapianto o protesi. Si dice laterale quando si usa una sola pinza, trasversale o totale quando se ne impiegano due, isolando il segmento vascolare sia a monte sia a valle. Quindi, una ferita dell’aorta viene trattata con clampaggio urgente dell’arteria. In chirurgia epatica, il clampaggio del peduncolo epatico contenente la vena porta e l’arteria epatica (che fanno affluire il sangue al fegato) permette di praticare un’ablazione parziale dell’organo senza scatenare un’emorragia. Inoltre, il clampaggio del tubo digerente è indicato per evitare la fuoriuscita di materiale nel campo operatorio quando si procede all’ablazione di un segmento di intestino tenue o di colon, colpito, per esempio, da un cancro.
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