Beriberi
Malattia dovuta a una carenza di vitamina B1 (tiamina). In passato il beriberi era molto diffuso tra la popolazione asiatica, che si cibava unicamente di riso brillato (la crusca di riso è ricca di vitamina B1), mentre oggi colpisce molte popolazioni sottoalimentate dei paesi in via di sviluppo.
Nei paesi industrializzati, invece, il beriberi si osserva solamente nei soggetti la cui alimentazione è estremamente sbilanciata, come per esempio gli alcolisti o gli anziani.
Cause
La vitamina B1, che si trova soprattutto in alimenti come cereali integrali, asparagi, noci, cuore, fegato, rene, cervello, carne di maiale e lievito, gioca un ruolo importante sul metabolismo dei glucidi. In caso di carenza, cervello, nervi e muscoli non possono funzionare correttamente.
Sintomi e segni
Il beriberi si manifesta inizialmente con affaticamento e perdita di peso. In seguito può evolvere assumendo due forme:
1. beriberi secco: colpisce soprattutto nervi e muscoli, causando intorpidimento, sensazione di bruciore alle gambe e atrofia muscolare. Nei casi gravi il paziente non può più camminare e nemmeno compiere gesti semplici come lavarsi;
2. beriberi umido: si traduce principalmente in insufficienza cardiaca; poiché il cuore non può più svolgere in modo corretto la propria funzione di pompa, le vene si congestionano e compaiono edemi alle gambe e, talvolta, al tronco e al volto. Se non si interviene, le turbe del ritmo cardiaco e una rapida evoluzione dell’insufficienza cardiaca possono avere esito fatale.
Trattamento
Consiste nella somministrazione al malato di vitamina B1, prima per via intramuscolare, poi orale. La guarigione è rapida e, nella maggior parte dei casi, completa.
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