VaccinoBCG
Sigla di bacillo di Calmette-Guérin (dal nome degli scopritori). Vaccino antitubercolare ottenuto a partire da una coltura di bacilli di Mycobacterium tuberculosis bovis, messo a punto all’istituto Pasteur di Lille tra il 1906 e il 1923. Conferisce un’immunità duratura contro la tubercolosi, contribuendo in particolare a ridurre il rischio di forme gravi nel bambino. Viene utilizzato anche come immunostimolante in alcune patologie maligne (cancro della vescica o leucemia). Obbligatorio in 64 Paesi (in Italia solo per soggetti a rischio, in base alla legge n. 1088, art. 10), viene raccomandato nella maggior parte delle altre nazioni. La vaccinazione viene praticata talvolta alla nascita negli ambienti a rischio (familiari di un tubercolotico, figli di personale ospedaliero ecc.), ma più spesso prima dell’ingresso in contesti collettivi (nido, scuola materna), per iniezione intradermica o scarificazione, sul braccio o sulla coscia. Il vaccino deve assolutamente essere conservato in frigorifero. A tre mesi di distanza si procede a un test di controllo relativo all’acquisizione dell’immunità, consistente in un’intradermoreazione alla tubercolina. Se il risultato è negativo, occorre una nuova vaccinazione; il tentativo può essere ripetuto al massimo tre volte. Il vaccino determina leggere reazioni a livello locale (pustoletta cicatriziale), che solo in via eccezionale evolvono in ulcere o in una disseminazione della lesione. Le malattie dermatologiche e gli stati di immunodepressione rendono controindicata la vaccinazione.
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