Annidamento
Penetrazione completa dell’uovo fecondato nella mucosa uterina, detto anche impianto. L’annidamento nella mucosa uterina, pronta a ricevere l’uovo, avviene normalmente 6-8 giorni dopo la fecondazione. Al suo arrivo nella cavità uterina, dove resta libero per 2 o 3 giorni, l’uovo fecondato è una massa sferica all’interno della quale avvengono le divisioni cellulari. Sin da subito in questa sfera, detta blastocisti, si differenziano due parti: il bottone embrionale, futuro embrione, circondato da una membrana, e il futuro trofoblasto, all’origine della placenta. Per procedere nel suo sviluppo, l’uovo assorbe nutrimento dai tessuti materni, quindi grazie al trofoblasto, penetra nella mucosa uterina, che si fonde con le cellule uterine.
L’annidamento avviene in genere nella parete anteriore o posteriore dell’utero, presso la linea mediana. La preparazione della mucosa all’eventuale annidamento è garantita, nel corso di ogni ciclo mestruale, dalla secrezione di ormoni (estrogeni e progesterone).
Patologie
L’annidamento può avvenire al di fuori dell’utero e dar luogo a una gravidanza extrauterina, che può essere ovarica o, più spesso, tubarica (localizzata in una delle tube uterine).
In alcuni casi, l’annidamento può avvenire in maniera imperfetta a causa di anomalie uterine, congenite o acquisite, o di un’insufficienza ormonale, comportando talora un aborto spontaneo.
Cerca in Medicina A-Z