AnalgesicIE aNTINFIAMMATORI -Effetti indesiderati esclusivi dell’aspirina
Qualora nella terapia prolungata con aspirina siano necessarie dosi giornaliere molto elevate (6-8 grammi), possono manifestarsi effetti a carico del sistema nervoso centrale, quali cefalea, stordimento, vertigini, diminuzione dell’udito. Il tinnito (ronzio) e la riduzione dell’udito sono dovuti a un aumento della pressione nell’orecchio interno (labirinto) e all’effetto di costrizione esercitato sui minuscoli vasi sanguigni (microcircolo). I sintomi sono completamente reversibili entro 2-3 giorni dalla sospensione del farmaco. L’avvelenamento acuto da aspirina si verifica a seguito dell’assunzione accidentale o a scopo suicida di oltre 10 grammi e rappresenta un’emergenza clinica grave che può esitare nella morte del soggetto anche in presenza di un trattamento adeguato. La morte avviene per paralisi del centro respiratorio. Somministrato a bambini o adolescenti in coincidenza o subito dopo un’infezione virale, l’aspirina può scatenare la cosiddetta sindrome di Reye, grave affezione del fegato con sofferenza cerebrale ed esito spesso fatale. Per questa ragione l’impiego di aspirina è controindicato nei soggetti di età inferiore ai 16 anni. L’aspirina tende ad aumentare il tempo di sanguinamento, effetto caratteristico anche di altri FANS, ma che nel caso dell’aspirina è molto più spiccato e duraturo: è questo il motivo per cui il farmaco viene utilizzato in dosi molto basse e per periodi lunghissimi (anche per diversi anni) come antiaggregante delle piastrine, allo scopo di migliorare la circolazione sanguigna, per esempio nei soggetti cardiopatici.
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