Il trattamento dell’ipotiroidismo

L’ipotiroidismo è una condizione molto comune: la terapia, benché apparentemente semplice, ha qualche insidia



L’ipotiroidismo è una condizione patologica causata da uno scarso funzionamento della ghiandola tiroide, con inadeguata produzione dell’ormone tiroideo e conseguente rallentamento di tutte le funzioni metaboliche regolate da questo ormone.

Si stima che circa il 2% della popolazione soffra di questo disturbo in maniera conclamata, mentre un altro 10% sia affetto da una forma lieve ovvero subclinica. Non a caso, circa la metà dei pazienti con ipotiroidismo non sanno di esserne affetti.


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L’ipotiroidismo può manifestarsi con una sintomatologia più o meno accentuata a seconda di quanto è grave la carenza di ormone: si può avvertire una sensazione cronica di freddo, ci possono essere dei vuoti di memoria, un umore tendenzialmente depresso, la pelle può diventare secca, le pulsazioni cardiache rallentare e nelle donne fertili si possono osservare irregolarità mestruali fino all’amenorrea.

La sintomatologia però è piuttosto aspecifica, motivo per cui molti pazienti non sanno di essere malati.

Le persone più a rischio ipotiroidismo sono quelle che hanno una familiarità per i disturbi tiroidei e quelle in età avanzata: le donne sviluppano questa patologia più degli uomini, come pure sono fattori di rischio per la condizione il soffrire di un’altra patologia su base autoimmune come il diabete, l’essere affetti da celiachia o vitiligine, la gravidanza, il post-partum e l’età menopausale.

L’ipotiroidismo è una condizione che non si può prevenire, ma che di solito riconosce una base autoimmune, ovvero ad un certo punto della vita, per motivi sconosciuti, si innescano tutta una serie di cambiamenti che determinano una riduzione nella normale secrezione dell’ormone tiroideo, condizione che prende il nome di tiroidite di Hashimoto.

Poiché non esiste prevenzione, prima si effettua diagnosi della condizione, minori saranno le ripercussioni sulla salute.

Una volta fatta diagnosi di ipotiroidismo, per ristabilire il benessere clinico e far rientrare nella norma i parametri ematici relativi alla tiroide, bisogna assumere la levotiroxina (L-T4), l’ormone sintetico della tiroide.

Tale farmaco va assunto a digiuno ovvero 60 minuti prima della colazione, anche se nella pratica clinica si accetta anche solo un intervallo di 30 minuti prima dell’assunzione del farmaco: questa terapia deve essere fatta a vita e incontra molte difficoltà a essere seguita adeguatamente da chi è affetto dalla patologia.

Per decenni L-T4 è stato disponibile solo in compresse da ingoiare, mentre oggi sono disponibili anche formulazioni in forma liquida o in capsule soft-gel.

Un recente studio italiano ha dimostrato che l’assorbimento della LT4 può essere influenzato negativamente da altri farmaci che vanno assunti a digiuno, da alcuni alimenti o dal mancato rispetto del digiuno: in tutti questi casi la forma liquida della L-T4 garantisce un miglior assorbimento del farmaco anche in presenza di variabili che renderebbero difficili il ripristino del benessere del paziente.

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