Immunodeficienza

Diminuzione congenita o acquisita dello stato di immunità dell’organismo. Quando è marcata e duratura, rende il malato particolarmente sensibile alle infezioni opportuniste (causate da germi normalmente inoffensivi, che colpiscono soltanto gli organismi le cui difese risultano indebolite). Immunodeficienze congenite Possono coinvolgere diversi anelli della risposta immunitaria. Nei casi in cui il deficit immunitario riguarda i […]



Diminuzione congenita o acquisita dello stato di immunità dell’organismo. Quando è marcata e duratura, rende il malato particolarmente sensibile alle infezioni opportuniste (causate da germi normalmente inoffensivi, che colpiscono soltanto gli organismi le cui difese risultano indebolite).

Immunodeficienze congenite Possono coinvolgere diversi anelli della risposta immunitaria. Nei casi in cui il deficit immunitario riguarda i linfociti, la prognosi è spesso sfavorevole. Tuttavia alcune forme, tra cui l’agammaglobulinemia congenita di Bruton, possono essere trattate con iniezioni di gammaglobuline. Altre immunodeficienze, come il deficit di immunoglobuline di classe A (IgA), sono relativamente frequenti (colpiscono 1 soggetto su 400) e, nella maggior parte dei casi, ben tollerate. Le anomalie del complemento (insieme specifico di proteine partecipanti alla distruzione degli antigeni) favoriscono, a seconda dei casi, le infezioni o le malattie autoimmuni.

Immunodeficienze acquisite Molto frequenti, sono dovute in primo luogo alla malnutrizione. Altre cause sono più rare: la sindrome nefrosica (una forma di glomerulonefrite) provoca un’ipogammaglobulinemia (diminuzione della quantità di gammaglobuline nel sangue), favorendo così le infezioni.

La chemioterapia e la radioterapia, usata nel trattamento dei tumori, la corticoterapia, utilizzata in quello delle malattie infiammatorie, e gli immunosoppressori, per la prevenzione del rigetto nei trapianti, inducono deficit immunitari di varia entità. Anche numerosi virus sono in grado di provocare deficit immunitari, quasi sempre transitori. L’HIV (il virus dell’AIDS) determina invece un’immunodeficienza profonda e irreversibile.