Ormone secreto dall’ipofisi (ghiandola endocrina situata alla base del cervello), che stimola l’attività e la secrezione ormonale delle gonadi (ovaio e testicolo); viene detto anche gonadostimolina e ormone gonadotropo. Esistono due gonadotropine: l’ormone luteinizzante, altrimenti detto luteotropina o LH, e l’ormone follicolostimolante, chiamato anche follicolotropina o FSH. Identiche nell’uomo e nella donna, le gonadotropine possiedono una parte comune (subunità a) e una specifica (subunità b).
La secrezione delle gonadotropine comincia con la pubertà. La loro produzione da parte dell’ipofisi è strettamente connessa a quella di gonadoliberina (GnRH o LHRH) da parte della regione cerebrale dell’ipotalamo.
Le gonadotropine agiscono stimolando le gonadi a secernere ormoni sessuali (testosterone nel maschio, estradiolo nella femmina), che a loro volta esplicano il loro effetto su ipofisi e ipotalamo, frenando la secrezione di gonadotropine e LHRH e regolandone così la produzione con una forma di controllo retroattivo.
Nella donna, le gonadotropine sono indispensabili per il normale svolgimento dell’ovulazione durante il ciclo mestruale, la maturazione dei follicoli ovarici e la produzione di una quantità adeguata di estradiolo e progesterone, ormoni che preparano la mucosa uterina all’eventuale impianto di un ovulo fecondato. Con la menopausa i livelli degli ormoni follicolostimolante e luteinizzante subiscono un considerevole aumento (pari a 20 volte per il primo e a 3-5 volte per il secondo), in conseguenza della cessata produzione di estradiolo da parte dell’ovaio, la cui riserva follicolare si è ormai esaurita.
Nell’uomo, a partire dalla pubertà, le gonadotropine stimolano la produzione degli androgeni e degli spermatozoi, destinata a protrarsi per tutta la vita.
Impiego terapeutico
L’ormone follicolostimolante e quello luteinizzante trovano impiego per stimolare l’ovulazione nella donna in amenorrea (assenza delle mestruazioni) e la produzione di spermatozoi nell’uomo con un deficit di gonadotropine. Questi ormoni possono essere ricavati per purificazione delle urine delle donne in menopausa o prodotti con tecniche di ingegneria genetica. L’ormone luteinizzante può essere sostituito dalla gonadotropina corionica, in virtù della loro grande somiglianza.