Formazione di un uovo (o zigote) grazie all’unione di un ovulo e di uno spermatozoo.
La fecondazione naturale, che fa seguito a un rapporto sessuale, spesso si verifica nel terzo esterno della tuba di Falloppio, dove si trova l’ovulo liberato dall’ovaio al momento dell’ovulazione. I milioni di spermatozoi contenuti nello sperma raggiungono il collo uterino, lo percorrono, spinti dal movimento del loro flagello, e risalendo nella cavità uterina entrano nella tuba e circondano l’ovulo.
La testa degli spermatozoi secerne una sostanza che apre una breccia nella parete dell’ovulo: non appena la attraversa, lasciando il flagello all’esterno, l’ovulo diventa impermeabile. La testa dello spermatozoo si trasforma rapidamente in un corpuscolo allungato, il pronucleo maschile, che si unisce al nucleo dell’ovulo, il pronucleo femminile.
In ogni pronucleo, la cromatina, sostanza granulosa, si condensa in 23 cromosomi che contengono i geni, le basi dell’ereditarietà. I cromosomi maschili e femminili si uniscono a due a due, e in tal modo l’uovo, prima cellula del futuro individuo, ne contiene già tutto il patrimonio genetico. L’uovo passa poi nella cavità uterina, sospinto dalle contrazioni della tuba di Falloppio e dalle ciglia che ne rivestono la parete interna. Alcuni giorni più tardi si impianta nella mucosa uterina, dove si annida.
Nel caso in cui, per varie ragioni, la fecondazione naturale si rivelasse impraticabile, esistono due metodi alternativi che permettono a una donna di concepire un nuovo individuo: l’inseminazione artificiale e la fecondazione in vitro.