Colorazione violacea o bluastra della pelle, delle unghie e delle labbra, dovuta a livelli anormalmente elevati (superiori a 50 g/l di sangue) di emoglobina non ossigenata nei capillari.
Cause
Nel neonato la cianosi è solitamente legata a un’affezione degli alveoli polmonari, la malattia delle membrane ialine; talvolta fa seguito all’inalazione di grandi quantità di meconio o a un’infezione, ma può anche essere di origine cardiaca (malformazione congenita).
Nel lattante, una cianosi cronica può essere dovuta a una cardiopatia responsabile di anomalie della circolazione sanguigna (il sangue ricco di ossigeno viene pompato verso i polmoni, mentre quello non ossigenato passa direttamente nell’organismo).
Nell’anziano, una cianosi può essere ricondotta a insufficienza respiratoria acuta, disturbi circolatori (stato di shock), una malattia vascolare periferica (trombosi, embolia o spasmo) o ancora a un’anomalia della fissazione dell’ossigeno sull’emoglobina, per effetto di sostanze tossiche chimiche o farmacologiche (metemoglobina o sulfemoglobina).
Sintomi e segni
Oltre alla colorazione della pelle, i principali sintomi della cianosi sono quelli della malattia che ne costituisce la causa: se è di origine respiratoria, la cianosi si associa allora ai segni dell’insufficienza respiratoria, mentre nelle cardiopatie congenite cianogene si presenta isolata, senza distress respiratorio né dispnea.
Diagnosi e trattamento
Diagnosi e trattamento sono rivolti alla malattia causale.