Vista e bambino -Come si controlla la vista del bambino piccolo?
Fino all’età di 7-8 anni l’acutezza visiva non può essere misurata con i metodi correntemente usati negli adulti, ma richiede l’impiego di tecniche particolari che siano adatte alle età infantili, sovente lunghe, indaginose ed effettuabili solo con attrezzature e competenze specifiche.
A partire dai 2 anni la collaborazione comincia a migliorare progressivamente, fino a consentire verso i 3 anni l’esecuzione di test psicofisici. Durante questo periodo non è indispensabile un dato certo di acuità visiva, a meno che non siano presenti condizioni oculari e sistemiche particolari (patologie bulbari gravi, strabismo, cataratta congenita, glaucoma congenito, patologie retiniche potenzialmente causa di ambliopia). Tuttavia è importante ricordare che il cosiddetto periodo di plasticità o variabilità visiva, durante il quale la percezione di immagini normali è necessaria per un corretto sviluppo visivo, arriva fino ai 5 anni. È quindi evidente l’importanza della visita prima dell’età scolare, non tanto per determinare a forza una acuità visiva di valore assoluto, quanto piuttosto per individuare se il “visus” è o no adeguato per quella determinata età o se esistono differenze importanti tra i due occhi, al fine di evitare possibili danni permanenti sulla funzionalità visiva.
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