Trombina
Enzima la cui azione principale è la trasformazione del fibrinogeno in fibrina, tappa finale della coagulazione plasmatica. La trombina deriva dall’attivazione di uno dei fattori della coagulazione la cui sintesi nel fegato richiede la presenza di vitamina K: la protrombina. Questa viene trasformata in trombina dal fattore di coagulazione X, attivato in presenza di calcio, e dal fattore V attivato, che ha il ruolo di catalizzatore.
La concentrazione ematica di protrombina diminuisce in presenza di alcuni deficit congeniti e, soprattutto, acquisiti (malattie del fegato e ostruzione delle vie biliari) o in caso di somministrazione di anticoagulanti orali. La diminuzione viene corretta con l’apporto di vitamina K o di concentrati ricchi di fattori II, VII, IX e X della coagulazione.
Impiego diagnostico e terapeutico
La trombina serve, nell’esame detto tempo di trombina, a valutare la formazione della fibrina al momento della coagulazione. Inoltre, una soluzione di trombina viene utilizzata localmente per interrompere i sanguinamenti prolungati dal naso e le emorragie locali in caso di trapianto cutaneo.
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