Tracciante radioattivo
Sostanza radioattiva la cui presenza o il cui percorso in un tessuto, un organo o un organismo vivente possono essere facilmente visualizzati tramite un apposito dispositivo. I traccianti (o marcatori) radioattivi sono sostanze che è possibile introdurre nell’organismo in piccolissime quantità, per seguirne la distribuzione a fini biologici o medici. A differenza di numerosi traccianti non radioattivi, presentano il vantaggio di non alterare il metabolismo studiato, poiché è sufficiente usarne minime quantità.
Un tracciante radioattivo può essere un radioelemento puro o una molecola con un atomo radioattivo. A seconda delle proprietà fisiche o chimiche, permette di visualizzare fenomeni tra loro molto diversi, quali l’utilizzo del glucosio da parte delle cellule cerebrali, la funzione della pompa cardiaca o lo sviluppo di cellule tumorali.
Gli attuali progressi tecnici portano all’impiego, diagnostico o terapeutico, di traccianti sempre più specifici. Per esempio gli anticorpi monoclonali (anticorpi marcati specifici di un antigene) vengono utilizzati nella diagnostica dell’infarto, del rigetto dei trapianti e di alcune neoplasie maligne (dell’ovaio, del colon ecc.); i peptidi (piccole proteine) servono alla diagnosi di alcuni tumori benigni o maligni ecc.
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