Tachifilassi
Rapido sviluppo di un meccanismo di tolleranza da parte dell’organismo nei confronti di un farmaco, la cui efficacia diminuisce in proporzione alla somministrazione, rendendo così necessario un aumento delle dosi.
Si tratta di un fenomeno raro e dal meccanismo poco chiaro (saturazione dei recettori del farmaco, mancata liberazione del mediatore necessario alla sua azione), che si osserva in alcuni soggetti in seguito alla somministrazione di farmaci di categorie terapeutiche diverse: simpaticomimetici, come l’efedrina o le anfetamine, corticosteroidi per uso topico. Si instaura molto rapidamente, in alcuni casi già dalla seconda volta che si somministra il prodotto. L’aumento delle dosi non è sempre efficace e nemmeno possibile, dato che si raggiunge rapidamente la soglia di tossicità. La tachifilassi scompare comunque dopo un certo lasso di tempo, di cui bisogna tener conto nel ritmo di somministrazione: due applicazioni cutanee di un corticosteroide, per esempio, devono essere separate da un intervallo di 12 o, meglio, 24 ore.
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