Sinoviortesi
Iniezione intrarticolare di una sostanza che distrugge una sinoviale patologica. Questa tecnica, praticata quando la sinovia è infiammata per l’artrite, rientra in particolare nel trattamento della poliartrite reumatoide, malattia nel corso della quale la sinovia si ispessisce, formando veri e propri noduli infiammatori (panno) che distruggono poco a poco cartilagini, ossa e legamenti.
Le sostanze utilizzate sono il triamcinolone esacetonide per le piccole articolazioni delle dita, l’acido osmico per le grandi e medie articolazioni degli arti inferiori (ginocchio, caviglia). Tenuto conto del rischio connesso all’irradiazione delle ghiandole genitali (testicoli, ovaio), gli isotopi radioattivi (ittrio, renio, erbio) non vengono utilizzati nei soggetti giovani, salvo indicazioni particolari (per esempio negli emofiliaci con emartrosi, ossia versamento di sangue in un’articolazione, recidivante). Dopo una sinoviortesi l’articolazione, lievemente dolente, va lasciata a riposo per 3 giorni; può essere utile l’assunzione di analgesici. La membrana sinoviale si riforma in 2 mesi. In caso di risultati solo parziali, con una recidiva infiammatoria invalidante, si può praticare un’altra sinoviortesi.
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