Psicosi -Trattamento dei disturbi psicotici
In passato i pazienti psicotici venivano trattati principalmente con farmaci neurolettici classici (altrimenti detti antipsicotici) come la clorpromazina, scoperta nel 1954 e allora definita come “una sorta di camicia di forza chimica”. In seguito sono stati impiegati molti altri neurolettici classici come l’aloperidolo e lo zuclopentixolo, tuttora utilizzati, ma si è osservato che i neurolettici classici in soggetti predisposti potevano dar luogo a effetti collaterali indesiderati come tremori, rigidità o disturbi del sistema cardiocircolatorio.
Sono stati quindi introdotti nuovi farmaci, i neurolettici atipici (quetiapina, olanzapina, clozapina, risperidone e altri) caratterizzati dal fatto di non provocare gli effetti collaterali tipici dei neurolettici classici.
[J.S., C.M.]
Cerca in Medicina A-Z