OMEOPATIA -Forme farmaceutiche
Come avviene per gli altri farmaci, anche i medicinali omeopatici si trovano in commercio in diversi tipi di formulazioni. In particolare: tubi granuli (contengono saccarosio e lattosio) e gocce (preparate in alcol per lo più al 30%), utilizzati abitualmente per terapie continuative; dose globuli, utilizzati per le somministrazioni uniche del medicinale, soprattutto nelle malattie acute o quando la terapia non preveda assunzione quotidiana dei medicinali; capsule contenenti i granuli, per lo più utilizzate per somministrare dosi progressivamente più diluite; fiale bevibili o iniettabili; colliri; sciroppi; supposte; creme. Un’altra formulazione è quella dei magistrali, o estemporanei omeopatici, i quali contengono un insieme di medicinali preparati dal laboratorio omeopatico su formula dell’omeopata. Solo per quest’ultimo tipo di preparazione, che in Italia è normata come preparazione galenica, vi è l’obbligo di ricetta medica, mentre tutte le altre preparazioni sono al momento acquistabili anche senza ricetta, in quanto i medicinali omeopatici vengono compresi in termini legislativi tra i medicinali senza obbligo di prescrizione.
Indicazioni e limiti d’impiego dell’omeopatia
Il trattamento omeopatico non è capace di produrre alcun effetto terapeutico nei casi in cui si sia perduto il potere di autoguarigione. Per tale ragione non può essere utilizzato per riparare funzioni perdute del sistema nervoso, per ripristinare ormoni quando la ghiandola endocrina abbia perso completamente la sua funzione (per esempio nel diabete insulino-dipendente) e nelle patologie in cui sia richiesto un intervento chirurgico inderogabile. Come trattamento complementare può, viceversa, contribuire a migliorare le condizioni di vita nei casi di patologie che necessitino di terapie gravate di importanti effetti collaterali (chemioterapia antitumorale, terapia cronica di malattie autoimmuni ecc.). L’omeopatia è utile nella cura della maggior parte delle malattie acute e croniche, sia come unica terapia sia come complemento a farmaci chimici. La scelta del migliore sistema di cura (classico oppure omeopatico) è affidata al medico, il quale dovrebbe essere esperto in entrambe le medicine.
Effetti avversi
L’immissione in commercio dei medicinali omeopatici, anche quando in concentrazioni molecolari, viene autorizzata alla prima diluizione non tossica, e per questo motivo non possono avere effetti tossici. All’inizio della cura omeopatica, tuttavia, si può osservare un transitorio aggravamento dei sintomi, fugace e abitualmente non grave, che viene interpretato come l’avvio della reattività dell’organismo verso l’autoguarigione. [S.B.]
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