OMEOPATIA -Medicinali omeopatici
Il medicinale omeopatico è prodotto a partire da dosi infinitesimali di una sostanza di origine animale, vegetale o minerale. Talvolta si sente dire che l’omeopatia curi con le erbe: questa affermazione crea confusione con altre pratiche terapeutiche che nulla hanno a che vedere con l’omeopatia, per esempio la fitoterapia, la gemmoterapia o l’utilizzo di infusi o decotti erboristici. I medicinali omeopatici sono regolamentati in Italia a livello legislativo dal Codice unico del Farmaco, mentre le regole di buona fabbricazione del medicinale omeopatico sono riportate nelle farmacopee omeopatiche ufficiali: esistono farmacopee europee e americane (quest’ultima è riconosciuta dalla Food and Drug Administration). I medicinali omeopatici vengono descritti con il nome latino della sostanza di origine, seguito dall’indicazione del tipo e del grado di diluizione. Pertanto, sull’etichetta del medicinale si troverà scritto, per esempio, «Arnica montana 9 CH». Per preparare i medicinali omeopatici si utilizzano tre metodi di preparazione: il metodo centesimale hahnemanniano, il metodo korsakoviano e il metodo delle cinquanta millesimali.
Metodo hahnemanniano Con questo metodo si preparano sia le diluizioni decimali (una parte di sostanza viene sciolta in 9 parti di acqua e si ottiene la prima diluizione decimale hahnemanniana, o 1 DH) sia quelle centesimali (una parte viene sciolta in 99 parti e si ottiene la prima diluizione centesimale, o 1 CH). Ogni diluizione successiva si prepara con la stessa tecnica: una parte della prima decimale o centesimale viene nuovamente sciolta in 9 o 99 parti. Nel caso delle diluizioni centesimali, è decisamente improbabile rintracciare molecole di principio attivo in diluizioni superiori alla 12 CH, che pertanto vengono dette ultradiluite o extramolecolari. Ogni volta che il farmaco viene diluito deve essere anche “dinamizzato”, il che vuol dire che gli vanno assestate vigorose succussioni (in pratica dei colpi violenti), in numero predefinito e standardizzato: tanto più è alta la diluizione tanto più elevato sarà il numero di dinamizzazioni impresse alla soluzione. I medicinali omeopatici extramolecolari e altamente dinamizzati vengono prevalentemente utilizzati per la cura delle malattie croniche, mentre quelli a concentrazioni molecolari di sostanza e basso numero di dinamizzazioni vengono più frequentemente utilizzati nella cura delle malattie acute.
Metodo korsakoviano Il metodo korsakoviano, detto anche del flacone unico, fu messo a punto da Simeon Nicolaievich Korsakov, al quale venne affidata la preparazione dei rimedi che lo zar Nicola I avrebbe usato durante i suoi viaggi. Si tratta di un metodo veloce ed economico, che permette di preparare ciascuna diluizione attraverso una tecnica di svuotamento del flacone: si parte da un flacone riempito con la tintura madre della sostanza medicinale, che viene poi svuotato e successivamente riempito con acqua distillata per un numero di volte pari alla diluizione che si vuole ottenere; il flacone viene dinamizzato a ogni passaggio. L’etichetta del medicinale riporta il numero di passaggi e il simbolo K, per esempio «Arnica montana 200 K».
Metodo delle cinquanta millesimali Con questa tecnica, alquanto complessa, si ottengono diluizioni successive diluendo e dinamizzando a ogni passaggio una parte della sostanza in cinquantamila parti di solvente (1:50.000). Nell’etichetta la diluizione viene riportata come nell’esempio «Arnica montana 6/LM (o 6/50LM)».
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