Mal di Montagna -Prevenzione
La migliore strategia da adottare consiste nel salire con gradualità, in modo da favorire il processo di acclimatazione. Una volta raggiunti i 2500 metri, l’altezza a cui si dorme non dovrebbe aumentare oltre 600 metri ogni 24 ore; nel caso in cui l’incremento sia invece compreso tra 600 e 1200 metri occorre prevedere un giorno in più per acclimatarsi.
La prevenzione del mal di montagna va indirizzata in particolar modo a chi sale in un giorno solo a oltre 3000 metri o a chi ha già accusato nel passato i sintomi di mal di montagna.
Per i sintomi cerebrali, la prevenzione viene effettuata somministrando un blando diuretico (acetazolamide) a un dosaggio di 125 mg per 2 volte al giorno; per prevenire la cefalea si consiglia la somministrazione di aspirina in compresse a un dosaggio di 325 mg ogni 4 ore per un massimo di 3 somministrazioni. Un’idratazione abbondante è ininfluente nella prevenzione di questi sintomi.
Per i sintomi respiratori, la prevenzione viene effettuata somministrando broncodilatatori per via inalatoria (b2-stimolanti a lunga azione quali il salmeterolo, da assumere con 1 spruzzo 2 volte al giorno) o, nei soggetti che già hanno avuto un altro episodio di edema polmonare acuto, somministrando un calcioantagonista a lento rilascio (nifedipina da 20 mg in compresse) iniziando il giorno prima della salita con 1 compressa e proseguendo per 2-3 giorni una volta in quota. Va evitata un’eccessiva idratazione.
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