ImpLANTOLOGIA -Quando ricorrere all’implantologia
- Edentulia singola: in alternativa alla protesi a ponte convenzionale, qualora questa comprometta l’integrità dei denti adiacenti o, al contrario, questi ultimi non siano sufficientemente affidabili come pilastri di ponte; nei casi di dentature con spazi abbondanti tra un dente e l’altro (cosiddetti diastemi), per mantenere forme dentali corrette.
- Edentulia plurima: nei casi in cui la protesi fissa convenzionale presenta limiti di natura meccanica (per esempio ponti eccessivamente lunghi o che si sviluppano su linee curve) o richiede la preparazione di denti pilastro sani.
- Edentulia distale: per evitare la protesi rimovibile o la prognosi incerta della protesi fissa con estensioni terminali (rischio di frattura e/o decementazione).
- Edentulia totale: per evitare i disagi legati alle protesi totali rimovibili, soprattutto nei soggetti con problemi di ritenzione e stabilità delle protesi tradizionali o in quelli affetti da iperreflessia (eccessiva risposta muscolare ai riflessi) e iperestesia (eccessiva sensibilità agli stimoli nervosi) da compressione della mucosa orale. Gli impianti, in numero variabile da due a otto per arcata, possono essere associati a una protesi fissa (cosiddetto circolare, in inglese full arch), a una protesi fissa avvitata e rimovibile dallo specialista (cosiddetto Toronto bridge) oppure a una protesi rimovibile dal paziente per le manovre di igiene orale (cosiddetta overdenture).
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