Idrogeno solforato
Gas incolore, infiammabile e altamente velenoso (punto di ebollizione –60 °C), di sapore dolciastro e simile a quello delle uova marce. Deve la sua tossicità all’elevata affinità che ha per i composti ferrosi, come la citocromo ossidasi. I solfobatteri incolori e fotosintetici usano rispettivamente energia biologica e luce per decomporlo a zolfo e per formare un agente riducente del suo idrogeno. Altri batteri, soprattutto quelli che vivono sul fondo marino, lo producono decomponendo materiale organico e zolfo. Può, inoltre, essere prodotto dai batteri a partire dalla cisteina, un derivato delle proteine. In basse concentrazioni causa irritazione delle membrane mucose, soprattutto quelle degli occhi, determinando cheratite, mentre in concentrazioni elevate causa morte per paralisi del centro respiratorio.
Cerca in Medicina A-Z