Ergoterapia
Terapia che utilizza l’attività fisica per la riabilitazione degli handicappati fisici e mentali.
Praticata sin dal XIX sec., ha conosciuto grande sviluppo dopo la Seconda guerra mondiale, per via del gran numero di feriti e della richiesta urgente di personale in grado di farsi carico dei malati e reinserirli nel loro contesto sociale e professionale.
L’ ergoterapia è indicata in tutti gli ambiti della rieducazione e del riadattamento sociale e professionale: il suo scopo è di restituire ai malati la loro indipendenza, da una parte permettendo loro di adattarsi al proprio handicap, dall’altra contribuendo a migliorarne le condizioni. Si pratica in ambiente ospedaliero o in strutture alternative quali centri d’accoglienza diurni, case-famiglia, day hospital e così via.
La terapia ha numerose indicazioni: malattie mentali, infermità motorie (paralisi, conseguenze post-traumatiche, affezioni reumatologiche, miopatie, ustioni, cardiopatie e così via). Esiste anche un’ergoterapia preventiva, che mira a evitare l’ospedalizzazione, soprattutto per gli anziani.
L’ ergoterapia rieducativa e riabilitativa si basa sul lavoro come mezzo per ottenere l’obiettivo prefissato (ricerca di una migliore coordinazione motoria, addestramento all’uso di protesi, riapprendimento delle attività quotidiane e così via). A questo scopo qualunque occupazione (opere artigianali, come la confezione di canestri o la tessitura; attività di stimolazione o di espressione, scrittura, gioco; riapprendimento dei gesti della vita quotidiana; attività di tipo professionale di tutti i generi e così via) è considerata valida, poiché può giovare al paziente e adattarsi alle sue possibilità. Intraprendere un’attività permette di osservare e analizzare i problemi suscitati dalla malattia, per i quali medico e paziente potranno cercare soluzioni di comune accordo (per esempio per evitare il dolore nei gesti della vita quotidiana in un paziente che soffre di lombalgia).
L’ergoterapeuta mette in atto e segue il progetto di riadattamento alla vita familiare e professionale, proponendo le sue competenze nella sistemazione degli alloggi e nella risoluzione dei problemi legati alle barriere architettoniche. Quando per il paziente è giunto il momento di tornare al lavoro, l’ergoterapeuta contatta l’azienda e analizza le difficoltà connesse al reinserimento.
L’ergoterapia preventiva offre consigli al paziente sui gesti quotidiani e sull’organizzazione del suo alloggio, per permettergli di accettare l’handicap o la malattia restando integrato nel proprio ambiente di vita.
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