Emodiluizione
Tecnica, utile prima di un intervento chirurgico a rischio emorragico, consistente nel prelevare al soggetto due o tre unità di circa 400 ml di sangue, che viene sostituito con un liquido meno denso e ritrasfuso alla fine dell’operazione o subito dopo; ha lo scopo di conservare una buona pressione arteriosa, indispensabile per una corretta irrorazione degli organi, e permette di evitare la trasfusione sanguigna e i suoi effetti indesiderati (trasmissione di malattie infettive, reazioni allergiche).
Tecnica
Il sangue prelevato dal malato viene sostituito, mediante perfusione endovenosa, dallo stesso volume di un liquido di riempimento, soluzione di macromolecole (per esempio polimeri di glucosio) che non è eliminabile dai reni prima di molte ore. Durante l’intervento, si mantiene la perfusione. In un secondo tempo è possibile trasfondere di nuovo nel paziente il sangue conservato (autotrasfusione).
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