Curcuma longa
Pianta appartenente alla famiglia delle Zinziberaceae. La parte attiva è rappresentata dai rizomi essiccati. I componenti principali sono rappresentati per il 6% da un olio essenziale di colore giallo-arancio.
I principi attivi responsabili della colorazione sono curcuminoidi, rappresentati per il 50-60% da curcumina, monodesmetossicurcumina e bisdesmetossicurcumina. La pianta è inclusa nell’elenco di quelle medicinali dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’attività antinfiammatoria della curcuma longa, dovuta al composto curcumina e a suoi derivati, è stata dimostrata in studi farmacologici sperimentali eseguiti sugli animali e sembra essere legata all’inibizione di due enzimi: la tripsina e la ialuronidasi.
L’attività antinfiammatoria della curcumina potrebbe essere fatta risalire anche alla diminuzione dei radicali liberi, da essa indotta. Studi sperimentali sul ratto hanno confermato che la curcumina riduce la secrezione acida nello stomaco e stimola la produzione di mucina, che ha effetto protettivo.
È dimostrato anche che la curcumina riduce la formazione dei gas intestinali. Uno studio clinico randomizzato e controllato ha dimostrato l’efficacia della curcumina nel trattamento della dispepsia con flatulenza. Due studi clinici in doppio cieco ne hanno dimostrato l’efficacia antinfiammatoria.
L’utilizzo della curcuma longa è controindicato nei casi di ostruzione delle vie biliari e la sua sicurezza in gravidanza non è stata stabilita in maniera assoluta. La somministrazione in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica è, infatti, consigliata solo su indicazione medica. Non sono note interazioni con altre piante medicinali o farmaci.
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