Condrocalcinosi articolare
Malattia reumatica caratterizzata da depositi di cristalli di pirofosfato di calcio nella cartilagine articolare e nei menischi. Può essere primitiva, e in tal caso la sua frequenza aumenta con l’età (è colpito il 30% dei soggetti di età superiore agli 80 anni). La sua causa reale resta sconosciuta; tuttavia si osservano forme familiari in cui l’affezione è più precoce e più grave. Inoltre la condizione può insorgere in seguito ad alcune malattie come l’iperparatiroidismo e l’emocromatosi.
Sintomi e segni
I cristalli, formando concrezioni nella cartilagine, possono avere conseguenze di vario tipo. Diffondendosi nell’articolazione, sono suscettibili di scatenare una crisi acuta di artrite microcristallina (pseudogotta) o ancora, rendendo fragile la cartilagine, possono favorire lo sviluppo di un’artrosi. Infine, la molteplicità dei danni articolari può simulare un reumatismo infiammatorio. Talvolta la condrocalcinosi articolare rimane latente. Le radiografie delle articolazioni (polso, ginocchio) mettono in evidenza calcificazioni, spesso sottili e lineari.
Trattamento
Gli accessi di pseudogotta vengono attenuati dagli antinfiammatori o dall’artrocentesi dei versamenti articolari, seguita da infiltrazione di corticosteroidi. Il trattamento è chirurgico (inserimento di una protesi articolare) quando le lesioni sono particolarmente distruttive e associate a un’artrosi.
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