RESILIENT 50CPR 83MG RP -Interazioni

RESILIENT 50CPR 83MG RP Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Dato che il litio può interagire con numerosi altri medicinali, è necessario porre particolare cautela in caso di co–somministrazione di altri medicinali, in particolare quelli di seguito riportati (per queste combinazioni è necessario un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio ed eventualmente un aggiustamento del dosaggio): Interazioni con medicinali che aumentano i livelli di litio La co–somministrazione di uno dei seguenti medicinali aumenta i livelli sierici di litio e può portare a una tossicità da litio: Diuretici tiazidici, diuretici risparmiatori di potassio e diuretici dell’ansa: Aumento dei livelli sierici di litio a causa della riduzione della clearance renale del litio. I diuretici tiazidici mostrano un effetto antidiuretico paradossale che può portare a ritenzione idrica e ad intossicazione da litio. Metronidazolo, antiinfiammatori non steroidei (ad esempio diclofenac, indometacina) compresi gli inibitori selettivi della COX–2 (ad esempio celecoxib), ACE inibitori (ad esempio captopril, enalapril), antagonisti del recettore dell’angiotensina II, beta–bloccanti: L’aumento della litemia può portare a tossicità da litio. Vedere paragrafo 4.4. L’aggiunta di un beta–bloccante (ad esempio propranololo), che può aiutare a controllare i tremori frequentemente osservati durante il trattamento con litio, può anche mascherare l’insorgenza di tremori fini, un segno dell’intossicazione da litio. Interazioni con medicinali che riducono i livelli di litio La co–somministrazione di uno dei seguenti medicinali può determinare una riduzione dei livelli sierici di litio a causa di un aumento della secrezione di litio: Urea, xantine (ad esempio farmaci antiasmatici contenenti teofillina; medicinali che favoriscono la circolazione del sangue, come pentossifillina, xantinolo nicotinato), agenti alcalinizzanti (come il sodio bicarbonato NaHCO3) e calcitonina: Riduzione dei livelli sierici di litio a causa dell’aumento dell’escrezione di litio. Diuretici osmotici, inibitori dell’anidrasi carbonica, compresi acetazolamide, dorzolamide e brinzolamide: Riduzione dei livelli sierici di litio. Interazione con medicinali che causano neurotossicità La co–somministrazione di uno dei seguenti medicinali può portare a neurotossicità: Farmaci antiepilettici (come fenitoina); metildopa; antidepressivi triciclici (ad esempio imipramina): Aumento dei livelli sierici di litio con rischio di neurotossicità. Nei pazienti con suscettibilità latente alle convulsioni, la combinazione di litio con imipramina deve essere utilizzata con cautela a causa del rischio di episodi convulsivi. Antipsicotici (come aloperidolo, tioridazina, clozapina): Aumento dell’incidenza di effetti indesiderati. I medici e i pazienti devono prestare attenzione all’eventuale insorgenza di reazioni avverse agli antipsicotici, in particolare se assunti ad alte dosi. La co–somministrazione di antipsicotici e litio può aumentare il rischio di sviluppare la sindrome neurolettica maligna, potenzialmente fatale. In rari casi, a seguito del trattamento combinato con litio e antipsicotici, si è verificata un’encefalopatia con sintomi simili alla sindrome neurolettica maligna, caratterizzata da debolezza, letargia, febbre, tremori, confusione, delirio, convulsioni e un aumento dell’incidenza di sintomi motori extrapiramidali, leucocitosi ed innalzamento degli enzimi sierici. In circostanze particolari, tale sindrome ha portato a danni cerebrali irreversibili. A causa della possibile relazione causale che si verifica in questi casi, i pazienti ai quali viene somministrata una terapia combinata con litio e antipsicotici devono essere attentamente monitorati e ai primi segni di neurotossicità deve essere immediatamente sospesa l’assunzione di entrambi i medicinali. Medicinali che possono interferire con il metabolismo della serotonina (inibitori delle MAO, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, agonisti della 5–HT): Sono stati descritti casi di sindrome serotoninergica (compromissione dello stato di coscienza, irrequietezza, spasmi muscolari, iperriflessia, sudorazione, brividi e tremori). In caso di insorgenza di tale patologia si deve interrompere l’assunzione di qualsiasi medicinale e predisporre la gestione clinica in unità di terapia intensiva. Calcio–antagonisti (come diltiazem e verapamil): Aumento della tossicità da litio. Il livello di litio deve pertanto essere mantenuto al livello più basso del range terapeutico. Altre interazioni Particolare attenzione deve essere osservata in caso di co–somministrazione di medicinali che prolungano l’intervallo QT, quali gli antiaritmici di Classe IA (chinidina, disopiramide) o di Classe III (amiodarone, sotalolo), cisapride, antibiotici come l’eritromicina, antipsicotici come tioridazina o amisulpride. Agenti bloccanti neuromuscolari: Il litio ne prolunga l’effetto (vedere nota precauzionale al paragrafo 4.4). Ioduro di potassio: Aumento del potenziale effetto goitrogenico del litio. Tetracicline: Sono stati descritti sia aumento che riduzione dei livelli sierici di litio. Alcool: L’alcool può influire sul rilascio del principio attivo di RESILIENT; l’assunzione concomitante deve essere evitata.

Farmaci

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