MELFALAN TEVA INFUS FL 50MG+F -Posologia

MELFALAN TEVA INFUS FL 50MG+F Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Posologia Somministrazione parenterale Melfalan Teva è esclusivamente per uso endovenoso e perfusione arteriosa regionale. Melfalan Teva non deve essere somministrato senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche a dosi superiori a 140 mg/m². Mieloma multiplo: Melfalan Teva è stato impiegato su base intermittente da solo o in associazione con altri farmaci citotossici. Inoltre la somministrazione di prednisone è stata inclusa in alcuni regimi terapeutici. Lo schema posologico tipico per Melfalan Teva per via endovenosa, quando impiegato da solo, prevede 0,4 mg/kg di peso corporeo (16 mg/m² di superficie corporea) ripetuti a intervalli adeguati (ad esempio una volta ogni 4 settimane), a condizione che durante tale periodo vi sia stato il recupero della conta ematica periferica. I regimi ad alte dosi generalmente impiegano singole dosi endovenose comprese tra 100 e 200 mg/m² di superficie corporea (circa 2,5-5,0 mg/kg di peso corporeo), ma diviene essenziale il trapianto di cellule staminali ematopoietiche a seguito di dosi superiori a 140 mg/m² di superficie corporea. Sono inoltre raccomandate l’idratazione e la diuresi forzata. Adenocarcinoma ovarico: Se somministrato per via endovenosa da solo, è stato spesso impiegato alla dose di 1 mg/kg di peso corporeo (circa 40 mg/m² di superficie corporea) somministrato a intervalli di 4 settimane. Se somministrato in associazione con altri farmaci citotossici, sono state impiegate dosi endovenose comprese tra 0,3 e 0,4 mg/kg di peso corporeo (12-16 mg/m² di superficie corporea) a intervalli di 4-6 settimane. Neuroblastoma avanzato: Alte dosi comprese tra 100 e 240 mg/m² di superficie corporea (a volte suddivise in modo omogeneo in 3 giorni consecutivi), in associazione al trapianto di cellule staminali ematopoietiche, sono state impiegate da sole o in associazione con radioterapia e/o altri farmaci citotossici. Melanoma maligno : La perfusione regionale con melfalan associata a ipertermia è stata impiegata come adiuvante alla chirurgia per i melanomi maligni allo stadio iniziale e come trattamento palliativo nelle forme avanzate ma localizzate. Per dettagli sulla tecnica di perfusione e sul dosaggio da usare, si consulti la letteratura scientifica. L’intervallo di dose abituale per la perfusione delle estremità superiori è di 0,6-1,0 mg/kg di peso corporeo e per la perfusione delle estremità inferiori è di 0,8-1,5 mg/kg di peso corporeo. Sarcoma dei tessuti molli: La perfusione regionale con melfalan associata a ipertermia è stata usata nel trattamento di tutti gli stadi di sarcoma dei tessuti molli localizzato, generalmente in associazione con la chirurgia. L’intervallo di dose abituale per la perfusione delle estremità superiori è di 0,6-1,0 mg/kg di peso corporeo e per la perfusione delle estremità inferiori è di 1-1,4 mg/kg di peso corporeo. Popolazione pediatrica Melfalan, nell’ambito della posologia convenzionale, è solo raramente indicato nei bambini e non possono essere fornite linee guida definite per il dosaggio. Melfalan per via iniettabile ad alte dosi, in associazione con il trapianto di cellule staminali emoatopoietiche, è stato utilizzato nel neuroblastoma dell’infanzia e possono essere usate linee guida per il dosaggio basate sulla superficie corporea, come per gli adulti. Pazienti anziani Sebbene melfalan sia frequentemente impiegato ai dosaggi convenzionali nei pazienti anziani, non sono disponibili specifiche informazioni relative alla somministrazione in questo gruppo di pazienti. L’esperienza nell’impiego di alte dosi di melfalan nei pazienti anziani è limitata. Prima della somministrazione di alte dosi nei pazienti anziani, ci si deve pertanto assicurare che venga garantito un adeguato stato generale e funzionale degli organi. Danno renale La clearance di melfalan, sebbene variabile, può essere ridotta in caso di danno renale. I dati farmacocinetici attualmente disponibili non giustificano una raccomandazione assoluta sulla riduzione del dosaggio durante la somministrazione di compresse di melfalan a pazienti con danno renale, ma può essere prudente utilizzare inizialmente un dosaggio ridotto fino a quando non venga stabilita la tolleranza. Nel caso in cui Melfalan Teva venga impiegato a dosaggi convenzionali per via endovenosa (16-40 mg/m² di superficie corporea), si raccomanda che la dose iniziale venga ridotta del 50% e che la posologia successiva venga determinata in rapporto al grado di soppressione ematologica. Nel caso di dosi elevate di melfalan per via endovenosa (100-240 mg/m² di superficie corporea), la necessità di riduzione della dose dipende dal grado di danno renale, dalla reinfusione o meno di cellule staminali ematopoietiche, e dalla necessità terapeutica. Melfalan Teva non deve essere somministrato senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche a dosi superiori a 140 mg/m². Indicativamente, in caso di trattamento con alte dosi di melfalan senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche in pazienti con danno renale di grado moderato (clearance della creatinina da 30-50 ml/min) si effettua solitamente una riduzione della dose pari al 50%. Melfalan ad alte dosi (oltre 140 mg/m²) senza trapianto di cellule staminali ematopoietiche non è raccomandato nei pazienti con danno renale più grave. Melfalan a dosi elevate con trapianto di cellule staminali ematopoietiche è stato utilizzato con successo anche in pazienti dipendenti dalla dialisi con insufficienza renale in fase terminale. Per i dettagli consultare la relativa letteratura. Modo di somministrazione Per la somministrazione per via endovenosa, si raccomanda che la soluzione di Melfalan Teva venga iniettata lentamente in una soluzione per infusione rapida attraverso un sito disinfettato. Se l’iniezione diretta in infusione rapida non è appropriata, la soluzione di Melfalan Teva può essere somministrata diluita in una sacca per infusione. Melfalan Teva non è compatibile con soluzioni per infusione contenenti destrosio. Si raccomanda l’utilizzo esclusivo di soluzioni per infusione endovenosa di sodio cloruro 0,9% p/v. Per le istruzioni sulla diluizione prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Quando ulteriormente diluito in una soluzione per infusione, Melfalan Teva ha una stabilità ridotta e il tasso di degradazione aumenta rapidamente con l’aumento della temperatura. Se Melfalan Teva viene infuso ad una temperatura ambiente di circa 25°C, il tempo totale compreso fra la preparazione della soluzione ricostituita ed il completamento dell’infusione non deve superare 1 ora e mezza. Se dovesse apparire torbidità o cristallizzazione nelle soluzioni ricostituite o diluite, la preparazione deve essere eliminata. Deve essere prestata attenzione per evitare possibili stravasi di Melfalan Teva e, in caso di difficile accesso venoso periferico, deve essere preso in considerazione l’uso di un catetere venoso centrale. Se vengono somministrate alte dosi di Melfalan Teva con o senza trapianto autologo di midollo osseo, si raccomanda la somministrazione tramite un catetere venoso centrale. In caso di perfusione arteriosa regionale, consultare la letteratura per gli aspetti metodologici.

Farmaci

ASPEN PHARMA TRADING LIMITED

ALKERAN25CPR RIV 2MG

PRINCIPIO ATTIVO: MELFALAN

PREZZO INDICATIVO:17,37 €

ASPEN PHARMA TRADING LIMITED

ALKERANEV 1FL 50MG+1F 10ML

PRINCIPIO ATTIVO:

PREZZO INDICATIVO:105,31 €

TEVA B.V.

MELFALAN TEVAINFUS FL 50MG+F

PRINCIPIO ATTIVO:

PREZZO INDICATIVO:84,25 €