Tecnica in grado di indurre uno stato di sonno parziale.
Lo stato di ipnosi è caratterizzato
da un distacco dalla realtà esterna e una “paralisi della volontà” (Sigmund Freud), che però lascia inalterate alcune facoltà di relazione, come dimostra in particolare il fatto che permanga una comunicazione tra ipnotizzatore e paziente.
Il termine, derivato dalla parola greca hypnos (sonno), fu coniato dal medico britannico James Braid, che nel 1843 utilizzò questa tecnica per anestetizzare i malati. Alla fine dell’Ottocento questo fenomeno fu studiato, in relazione all’isteria, dai neurologi francesi Jean-Martin Charcot e Hippolyte Bernheim. Fu proprio osservando un soggetto sotto ipnosi che Sigmund Freud scoprì l’importanza dell’inconscio. Dopo un periodo di oblio (tranne che negli USA), la tecnica dell’ipnosi sta oggi tornando in auge per favorire il rilassamento e contrastare stati di dolore e di ansia. Se ne sta inoltre diffondendo l’uso in anestesia, soprattutto nei campi dell’ostetricia e della chirurgia dentaria.