di Oscar Puntel
Il Tribunale dei minori di Milano ha deciso di affidare ai nonni un bimbo di un anno che a luglio 2016 era stato ricoverato al Policlinico di San Donato Milanese (Milano) in gravi condizioni, perché malnutrito e con problemi cardiaci. Dalle indagini è emerso che il piccolo veniva alimentato secondo i principi della dieta vegana. Nel suo menu, quindi, non era previsto nessun tipo di proteina di origine animale. Niente carne, niente pesce, niente latticini e niente uova.
Non è l’unico caso registrato dalle cronache. Alla fine di giugno di quest'anno una bambina di 3 anni è stata ricoverata all’Ospedale pediatrico Gaslini di Genova in gravi condizioni: i genitori, entrambi vegani, avevano deciso di far seguire alla figlia il loro stesso regime alimentare. Alla piccola erano stati riscontrate forti carenze di vitamina B12, un rallentamento motorio generale e un livello di emoglobina molto basso.
E ancora, a inizio giugno, a Trieste, 3 lattanti sono stati ricoverati per carenze di vitamina B12. Le mamme che li allattavano al seno erano vegane.
BAMBINI E ALIMENTAZIONE VEGANA
I vegani adulti in Italia sono circa 700mila: è giusto che i loro bambini mangino vegano? Ci risponde Giuseppe Morino, responsabile di educazione alimentare presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: «È molto pericoloso ed è anche sbagliato, a mio parere. Il bambino, proprio perché si trova in un età in cui si sta sviluppando cognitivamente e fisicamente, ha bisogno di una alimentazione il più possibile varia e completa. Un regime che va a escludere certi nutrienti non è affatto indicato. Seguendo una dieta vegana viene a mancare l’apporto di vitamina B12, che si trova principalmente nelle carni».
Le vitamine non vengono prodotte dal nostro corpo; dobbiamo assumerle con gli alimenti proprio per favorire alcuni processi fisiologici. La mancanza o non assunzione di questi elementi - come appunto la vitamina B12, ma anche di zinco e ferro nel caso del veganesimo - comporta anemia, problemi del sistema nervoso autonomo, stanchezza e ritardo nello sviluppo neurologico.
«Un buon percorso di educazione alimentare deve abituare il bambino a mangiare di tutto, in modo vario ed equilibrato (molte famiglie seguono diete iperproteiche, cioè che abbondano di carne, e anche questo non va bene). A tavola invito i genitori a lavorare su due fronti: motivazione (assaggiare tutto, perché tutti gli alimenti sono importanti) e varietà (differenziare sempre le pietanze e proporre di tutto)», continua il dottor Morino.
«Che cosa consigliare ai genitori convinti del veganesimo? Di non fare di testa propria, ma di consultare un medico dietologo o un pediatra. Solo sotto il controllo di uno specialista, infatti, è possibile assicurare ai piccoli i nutrienti che mancano in una dieta vegana», conclude l'esperto.
articolo del 29 giugno 2016, aggiornato il 1 settembre 2016
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