Tic
Movimento anormale involontario e ripetitivo, spesso improvviso e di breve durata. I tic appaiono di solito nell’infanzia. Sono 3-4 volte più frequenti nei ragazzi e non è raro il loro carattere familiare. Tra i 6 e gli 8 anni possono insorgere tic non gravi, che scompaiono in seguito spontaneamente.
Cause
Nei pazienti che soffrono di tic non si evidenzia alcuna lesione del sistema nervoso. Si ipotizza talvolta una causa psichica. In altri casi si possono riscontrare chiari disturbi psicologici: aggressività contenuta, mancanza di autostima. Possono intervenire anche fattori genetici.
Descrizione
Un tic può essere temporaneamente controllato, a differenza degli altri movimenti anormali: tremori, discinesie (disturbi dei movimenti o della mobilità di un organo) e mioclonie (contrazioni brevi, rapide e involontarie di uno o più muscoli). Il tic è stereotipato (sempre identico a se stesso) e ripetuto. La sua frequenza cresce con l’emozione e l’ansia, diminuisce a riposo. Alcuni tic semplici coinvolgono solo uno o pochi muscoli; altri, complessi, appaiono come una vera e propria gestualità. I tic riguardano soprattutto la faccia (il soggetto può strizzare le palpebre, corrugare la fronte, sorridere, inclinare e oscillare la testa, contrarre i muscoli della mandibola), il collo (flessione o inclinazione di lato), le spalle (che vengono sollevate e abbassate), i muscoli della laringe (vocalizzazione, grugnito, tosse). Una forma grave ma rara di tic è la sindrome di Gilles de La Tourette, caratterizzata da ecolalia (ripetizione involontaria delle parole pronunciate da qualcun altro) e coprolalia (emissione incontrollata di termini volgari e scatologici), senza deterioramento delle facoltà intellettive.
Trattamento
Se i tic sono troppo fastidiosi, si può proporre un trattamento mirato a diminuirne la frequenza mediante prescrizione di neurolettici o terapia comportamentale.
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