Disturbo post-traumatico daStress -Trattamento
Le ricerche sempre più approfondite condotte negli ultimi anni sulle complesse alterazioni psicobiologiche in pazienti affetti da disturbo post-traumatico da stress rappresentano il principale stimolo per lo sviluppo e il miglioramento delle diverse opzioni di trattamento, sia farmacologico sia psicoterapico, attualmente disponibili.
Gli esperti attualmente raccomandano come trattamento di prima scelta, nel caso in cui il disturbo colpisca un soggetto adulto, un approccio psicoterapeutico (a cadenza settimanale) in caso di sintomatologia lieve e una combinazione di farmacoterapia e psicoterapia in caso vi sia un insieme più grave di disturbi e problematiche.
Terapia psicologica Il trattamento psicoterapeutico dei soggetti affetti da DPTS può seguire orientamenti diversi, anche se gli esperti consigliano generalmente le terapie comportamentali (terapie di esposizione al trauma) e cognitivo-comportamentali, la terapia di desensibilizzazione e ristrutturazione cognitiva basata sui movimenti oculari e la terapia eclettica breve.
Terapia farmacologica In generale, il trattamento farmacologico è indicato quando al disturbo da stress siano associati disturbi psichiatrici o quando un approccio cognitivo-comportamentale non sia possibile.
Le classi di antidepressivi più ampiamente impiegate in tale evenienza sono gli antidepressivi SSRI, IMAO, triciclici.
Pochi studi hanno esplicitamente esaminato le differenze di genere relative agli effetti clinici degli antidepressivi nel disturbo post-traumatico da stress; tuttavia, in caso di depressione, diversi studi hanno dimostrato una risposta più favorevole agli SSRI e agli IMAO delle donne rispetto agli uomini, i quali al contrario mostrano una risposta superiore ai triciclici.
Nei pazienti in cui il disturbo post-traumatico da stress è associato ad altri disturbi psichiatrici, si raccomanda l’utilizzo sin dall’inizio di terapie combinate farmacologiche e psicoterapiche. [C.M., J.S.]
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