Spondilolistesi
Spostamento in avanti di una vertebra rispetto a quella sottostante che si verifica per lo più a carico delle vertebre lombari inferiori (soprattutto la quinta, che scivola sul sacro).
Cause
La spondilolistesi può fare seguito a una spondilolisi (rottura tra corpo e arco posteriore della vertebra), al deterioramento progressivo della vertebra e del suo disco, a un trauma o a un’infezione (morbo di Pott).
Sintomi e diagnosi
La lesione, spesso latente, viene in genere scoperta per caso durante un accertamento radiologico. In date condizioni, in particolare durante la stazione eretta prolungata, può comparire dolore lombare, che a poco a poco tende a diventare cronico e può essere accompagnato da una sciatica, dovuta allo stiramento delle radici nervose lombari. Solo l’esame radiografico permette di confermare la diagnosi e di valutare l’entità dello spostamento vertebrale.
Trattamento
Quando la spondilolistesi non provoca dolore non si esegue alcun trattamento. Negli altri casi si prescrive il riposo a letto, associato all’assunzione di analgesici e antinfiammatori. Fatta eccezione per la crisi acute di lombosciatalgia, si raccomanda al paziente di praticare una ginnastica rieducativa vertebrale e indossare un busto. Quando queste misure si dimostrano inefficaci, si può far ricorso all’artrodesi del rachide lombare, intervento chirurgico consistente nel rendere le vertebre spostate solidali rispetto a quelle sopra- e sottostanti; talvolta si tenta in prima istanza di ridurre lo spostamento, manovra che comporta però un rischio neurologico (impotenza nell’uomo, disturbi sfinterici).
Cerca in Medicina A-Z