Procreazione assistita
Insieme delle tecniche che consentono a una coppia non fertile di concepire un bambino. Le tecniche di procreazione assistita si suddividono essenzialmente in due gruppi: l’inseminazione artificiale, che consiste nel depositare lo sperma nell’utero, e le tecniche di fecondazione in vitro, che consistono nel realizzare una fecondazione in provetta in seguito alla raccolta dei gameti maschili (spermatozoi) e femminili (ovuli).
Inseminazione artificiale Tecnica che consiste nel depositare lo sperma nell’utero femminile. Può essere realizzata con lo sperma di un donatore (inseminazione artificiale con donatore) o del coniuge della donna. L’inseminazione artificiale con donatore è utilizzata quando l’infertilità è di parte maschile, per assenza o anomalie degli spermatozoi, o quando il consorte è portatore o rischia di trasmettere una grave malattia ereditaria. L’inseminazione artificiale con sperma del consorte è invece utilizzata quando è la qualità dello sperma a non essere sufficiente: le sue caratteristiche possono essere migliorate dopo la “raccolta” grazie a determinate tecniche fisiche. È inoltre praticata quando la causa dell’infertilità risiede nel collo dell’utero; il fatto di depositare lo sperma direttamente nella cavità uterina consente di ovviare al problema.
Fecondazione in vitro Tecnica che consiste nel riunire in una provetta un ovulo (gamete femminile) e uno spermatozoo (gamete maschile) e nel reimpiantare nell’utero, a fecondazione avvenuta, l’embrione o gli embrioni a uno stadio di sviluppo di 4-8 cellule, o più avanzato. La fecondazione in vitro comprende quattro tappe. La prima fase consiste in una stimolazione ovarica mediante trattamenti farmacologici che inducono lo sviluppo di più follicoli, quindi di più ovuli per ciclo. La seconda fase consiste nel raccogliere i gameti. I gameti maschili sono ottenuti raccogliendo lo sperma in seguito a masturbazione, mentre i gameti femminili sono prelevati dall’ovaio precedentemente stimolato. Il prelievo può essere eseguito in anestesia (locale o generale), per via vaginale, e sotto controllo ecografico; la durata dell’intervento varia dai 10 ai 20 minuti. La terza fase, che avviene lo stesso giorno della raccolta dei gameti, consiste nel mettere in contatto nella provetta gli spermatozoi e gli ovuli raccolti (fecondazione), ottenendo in tal modo uno o più embrioni. La quarta fase consiste nel trasferire nell’utero l’embrione o gli embrioni ottenuti.
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