ProBIOTICI -Storia dei probiotici
Agli inizi del Novecento il premio Nobel Metchinkoff introdusse in uno studio il concetto di fermentoterapia, partendo da considerazioni su alcune popolazioni balcaniche caratterizzate da una notevole longevità. Aveva infatti osservato che la longevità si correlava bene alle abitudini alimentari di gruppi di persone che facevano uso quotidiano di latte fermentato e yogurt. Il latte fermentato e lo yogurt hanno lo stesso valore energetico del latte da cui derivano, ma si differenziano da questo per la presenza di lattobacilli, che sono i promotori dei processi di fermentazione. Metchinkoff fu il primo a segnalare perciò che le modifiche del contenuto intestinale potevano avere effetti benefici anche per la salute dell’uomo. Nel suo libro The prolongation of life, pubblicato a Londra nel 1907, Metchinkoff scriveva: «…poiché la fermentazione lattica è così utile nell’arrestare i fenomeni putrefattivi in generale, perché non utilizzarla allo stesso scopo nel tubo digerente?». E continuava: «Coloro che non conoscono questi problemi potrebbero essere sorpresi dalla raccomandazione di ingerire grandi quantità di microbi, visto che vi è convinzione che i microbi siano pericolosi. Questa ipotesi è errata. Vi sono molti microbi utili, fra essi i lattobacilli hanno una onorevole posizione». Queste osservazioni non ottennero a quel tempo una adeguata attenzione, anzi vennero considerate di scarsa importanza scientifica e non trovarono applicazione in ambito terapeutico, ma a distanza di un secolo Metchinkoff è oggi considerato il “padre” dei probiotici.
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