Infibulazione
Mutilazione sessuale effettuata sul clitoride e sulle labbra della vulva nella donna, sul glande nell’uomo. L’infibulazione femminile è una pratica rituale di cui sono vittime le bambine presso le etnie di alcuni Paesi (Sudan, Somalia); dopo l’escissione del clitoride e delle piccole labbra, viene praticata una lacerazione delle grandi labbra per farne sanguinare il bordo interno. Le superfici vengono poi unite con una sutura o con un sistema di graffe (per esempio spine d’acacia), destinati a essere eliminati con un oggetto tagliente (selce, coltello) in vista del matrimonio.
Questa mutilazione ha conseguenze nefaste sulla vita sessuale della donna e comporta complicanze ostetriche di notevole gravità. Anche le ripercussioni psicologiche sono profonde.
L’infibulazione maschile consiste nel cucire la base del glande o nel trapassare il prepuzio riportato sul glande con un anello di metallo, così da rendere impossibile l’erezione.
L’infibulazione è una pratica illegale perseguita in molti Paesi.
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