Fibrinolitico
Farmaco utilizzato per distruggere i coaguli che si formano nella circolazione sanguigna. I vari fibrinolitici (streptochinasi, urochinasi, attivatore tissutale del plasminogeno) agiscono distruggendo la fibrina che forma la trama fibrosa dei coaguli.
La loro efficacia è maggiore quando il coagulo è di recente formazione.
Si prescrive un fibrinolitico in caso di trombosi (formazione di un coagulo o trombo; questi farmaci sono detti infatti anche trombolitici) verificatasi da meno di 6 ore, soprattutto in un’arteria coronaria (infarto del miocardio) o polmonare (embolia polmonare). La somministrazione di un fibrinolitico per via iniettabile è generalmente riservata ai reparti di terapia intensiva in ambito ospedaliero.
Quindi, in caso di infarto del miocardio, la prima iniezione può essere effettuata immediatamente dal rianimatore dell’unità mobile quando giunge al domicilio del malato.
Effetti indesiderati e controindicazioni
Un fibrinolitico può provocare un’emorragia (nel punto dell’iniezione o generalizzata), febbre o reazioni allergiche. È controindicato in caso di evento vascolare cerebrale recente, di rischio emorragico, di ipertensione arteriosa, di insufficienza renale o epatica grave.
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