Eviscerazione
- Esteriorizzazione dei visceri attraverso una breccia della parete addominale. Può essere dovuta all’indebolimento della parete addominale dopo chiusura operatoria, legata a un’alterazione preesistente dei tessuti, a un’infezione, a una distensione dei visceri oppure a una complicanza postoperatoria (per esempio, allentamento di una sutura digestiva). Si manifesta 5-10 giorni dopo l’intervento ed è più frequente nei soggetti in cattive condizioni generali oppure obesi. Il trattamento, chirurgico e applicato d’urgenza, consiste nel riportare l’organo eviscerato (in genere l’intestino) nella cavità addominale, per poi richiudere la parete.
- Procedura, detta anche esenterazione, consistente nell’ablazione chirurgica di tutti i tessuti molli contenuti in una cavità naturale.
Può rientrare in un piano terapeutico, per lo più in caso di cancro grave. L’eviscerazione del globo oculare è l’ablazione del contenuto dell’occhio in presenza di alcune affezioni oculari non tumorali.
Un’eviscerazione può essere praticata anche nel corso di alcune autopsie. L’organo asportato viene esaminato e sottoposto a dosaggi biologici oppure ad analisi al microscopio.
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