Epistassi -Come trattare le epistassi
Si è detto che nella stragrande maggioranza dei casi (specie nei piccoli) le epistassi sono dovute a cause locali e banali. Per questo è possibile instaurare un trattamento anche “domestico”, ricorrendo invece al medico se l’emorragia non si arresta con le prime manovre, è particolarmente abbondante o si presenta ripetutamente; questi potrà scegliere tra un trattamento non chirurgico (prescritto da lui stesso o concordato con lo specialista) e l’invio del soggetto in consulenza.
Compito del medico è prima di tutto verificare la presenza di problemi (malattie o terapie farmacologiche) cui riferire le cause dell’epistassi, in modo da decidere il trattamento. Lo specialista otorinolaringoiatra invece potrà intervenire per valutare lo stato interno delle narici, rimuovere i coaguli presenti, trattare la zona di origine del sanguinamento mediante prodotti chimici o con strumenti elettromedicali, eventualmente applicare un tampone nasale e, in qualche caso, consigliare l’impiego di farmaci da applicare localmente.
Nell’insieme, questi trattamenti “non chirurgici” sono efficaci nell’arrestare l’80-90% dei casi di sanguinamento.
L’applicazione di soluzioni caustiche a livello della zona di origine dell’epistassi può essere molto efficace, ma naturalmente richiede che sia possibile visualizzare e accedere agevolmente alla sede di sanguinamento.
La cauterizzazione può essere eseguita utilizzando uno stick di nitrato d’argento, acido tricloroacetico, caustica bipolare (buona efficacia, sovrapponibile al tamponamento nasale). È comunque importante ricordare che la caustica non è efficace se ci si trova in presenza di un’area sanguinante estesa. In alcuni casi è necessario procedere al trattamento chirurgico dell’epistassi oppure all’embolizzazione del vaso sanguigno da cui essa origina. Questo può avvenire in caso di persistenza del sanguinamento dopo tamponamento nasale, sanguinamenti gravi con anemia rilevante e necessità di trasfusioni, anomalie nasali che precludano il tamponamento nasale, rifiuto o intolleranza al tamponamento nasale, sanguinamento posteriore con fallimento dei trattamenti medici dopo le 72 ore.
[G.M., P.M., M.M.]
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