Displasia dentale
Anomalia della struttura o del colore dei denti decidui o definitivi. È visibile sin dalla comparsa del dente e si definisce semplice quando il dente conserva la sua forma e il danno è limitato, complessa in caso contrario. Le displasie sono dovute ad anomalie della formazione dell’abbozzo dentario, causate da una malattia contratta dalla madre durante la gravidanza (displasia congenita) oppure dal bambino stesso (displasia acquisita). Possono inoltre avere origine locale, come l’infezione cronica di un dente deciduo, che incide negativamente sullo smalto e sulla dentina del dente definitivo sottostante.
Il trattamento dipende dall’estensione della displasia: per colmare le erosioni si può applicare un amalgama, mentre se la forma del dente definitivo è pesantemente compromessa è indicato l’inserimento di una capsula dentaria.
Cerca in Medicina A-Z