CATARATTA -Consigli e raccomandazioni
Di fronte a un inizio di cataratta è meglio farsi operare subito o aspettare? Per la cataratta senile non esiste un momento “ottimale” condiviso dagli specialisti per effettuare l’intervento chirurgico: sono rilevanti le necessità del paziente, la sua attività lavorativa e le sue necessità contingenti (rinnovo della patente di guida, rinnovo di brevetti ecc.). Qualora il deficit visivo creato dalla cataratta sia causa di disagio (sempre se il visus, cioè l’acuità visiva, è pari o inferiore a 5/10) o renda comunque troppo difficoltoso l’espletamento delle normali attività quotidiane, il suggerimento è di procedere all’intervento senza indugi. Qualora invece la penalizzazione visiva risulti modesta e l’acuità visiva del paziente (sia nella visione per lontano sia per vicino) sia in gran parte conservata può essere giustificata l’attesa e l’osservazione del decorso della cataratta: questo non è uguale in tutti i soggetti e, di conseguenza, non consente di fissare a priori l’esatto momento in cui la chirurgia sarà necessaria. Nonostante le moderne tecniche sopra descritte abbiano reso rapido, sicuro ed efficace l’intervento chirurgico, resta sempre la possibilità di insorgenza di complicanze: non è quindi mai giustificato sottoporsi all’intervento se non se ne sente davvero la necessità. D’altro canto va considerato che più la cataratta è avanzata, più le difficoltà dell’intervento per il chirurgo possono aumentare. Per questo motivo si suggerisce anche di evitare attese eccessive e di ascoltare con fiducia i consigli dell’oculista di fiducia.
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