Capacità polmonare
Quantità di aria presente nei polmoni, misurata a fini diagnostici durante una valutazione della funzionalità respiratoria; se ne distinguono vari tipi.
Capacità vitale È il massimo volume d’aria che può essere inspirato in una volta dopo aver espirato a fondo (o, viceversa, il volume massimo espirato dopo un’inspirazione forzata). Lo studio della capacità vitale, semplice e rapido, rientra nella pratica corrente. I valori normali, compresi tra 3 e 5 l circa nell’adulto, variano a seconda dell’origine etnica, dell’età, del sesso, dell’altezza e del peso.
Capacità totale È la somma della capacità vitale precedente e del volume residuo (volume d’aria che rimane sempre nei polmoni, anche dopo un’espirazione forzata); è il maggiore volume d’aria contenuto nei polmoni, dopo un’inspirazione forzata.
Le misurazioni della capacità polmonare sono indicate per ricercare la causa di una difficoltà respiratoria e per valutare la gravità e l’evoluzione di diverse anomalie respiratorie. Per misurare la capacità polmonare vitale si fa ricorso soprattutto alla spirografia, consistente nel registrare su uno spirografo i volumi d’aria inspirati ed espirati per poi tradurli in forma di grafico, che permette il calcolo dei volumi.
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