Boswellia
Pianta della famiglia delle Bursuraceae. La resina gommosa che fuoriesce dalla corteccia incisa presenta attività farmacologica. Si usa l’estratto secco nebulizzato, contenente acidi boswellici in misura non inferiore al 4%. Esso contiene oleoresine, miscele di resine e oli essenziali, il 20% di monosaccaridi, il 60-70% di una frazione terpenica rappresentata da a-pinene, b-fellandrene e da una miscela di acidi triterpenici derivati dall’acido boswellico, il 20% circa di gomme e gommoresine e piccole quantità di olio essenziale. Studi farmacologici sperimentali hanno dimostrato che gli acidi boswellici ostacolano, in modo proporzionale alle dosi utilizzate, la formazione di leucotriene B4 a partire dall’acido arachidonico in leucociti peritoneali di ratto coltivati in vitro. L’estratto alcolico di boswellia ha dimostrato, in studi sperimentali, di ridurre l’infiammazione e l’edema indotti dalla carragenina e dal destrano nella zampa del ratto. In pazienti con osteoartrite e con artrite reumatoide è stato dimostrato, mediante studi clinici adeguati (in doppio cieco controllati con placebo) che la Boswellia riduce la sintomatologia soggettiva con scarsissimi effetti collaterali. Tutto ciò porta a considerare l’estratto di Boswellia come un farmaco antinfiammatorio non steroideo, indicato come terapia di supporto nel trattamento dell’artrite reumatoide e di altri disturbi infiammatori dell’apparato locomotore, nonché nelle infiammazioni delle prime vie aeree, negli stati febbrili e dolorosi, nei disturbi mestruali dolorosi e nella cefalea.
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