AL SESTO MESE, OGNI TANTO UNA CANZONE
Al sesto mese di gravidanza le vibrazioni sonore arrivano al piccolo, che reagisce in modo positivo. E l’effetto è amplificato se canti insieme al partner. Per questo, il canto oggi viene utilizzato nei corsi di preparazione al parto. «Tra gennaio 2007 e aprile del 2009 abbiamo condotto uno studio sperimentale all’ospedale san Raffaele, che consisteva nell’uso del canto durante i corsi di accompagnamento alla nascita», dice la professoressa Moffa . L’obiettivo? Creare un legame intenso, anche spirituale, con il proprio bambino, che continuerà dopo la sua nascita.
Cantando impari la respirazione diaframmatica e l’emissione corretta e libera del suono, che saranno fondamentali durante le fasi del parto. Dal momento che gli sforzi sono un’alternanza di tensione e di distensione, adattando il ritmo del travaglio a quello della musica riesci ad arrivare al momento finale meno affaticata.
«In sala parto sono i medici stessi a consigliare l’uso della musica», chiarisce Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano. «Ascoltarla fa sì che migliorino la distensione e la calma. Così, la donna riesce a gestire meglio il dolore, con una riduzione di analgesici e antidolorifici».